“Le blé à venir”, a Emarèse una serata sulle prospettive della coltura dei cereali in Valle d’Aosta

La serata, organizzata dal Centre d’études Abbé Trèves in collaborazione con il Comune di Emarèse e la Regione Autonoma Valle d’Aosta, è in programma sabato 19 dicembre 2015, alle ore 20.30, presso l’omonimo Centre, a Emarèse.

Le blé à venir

Sensibilizzare la popolazione valdostana alla coltura dei cereali, una volta fiorente soprattutto in alcune zone della regione, e iniziare un percorso di recupero agropastorale della media montagna. E’ questo l’obiettivo della serata intitolata “Le blé à venir - prospettive sulla coltura dei cereali in Valle d’Aosta”, incontro organizzato dal Centre d’études Abbé Trèves, in collaborazione con il Comune di Emarèse e La Regione Autonoma Valle d’Aosta. La serata è in programma sabato 19 dicembre 2015, alle ore 20.30, presso l’omonimo Centre, dislocato presso l’Hameau de Erésaz di Emarèse.

Relatore della serata sarà Paolo Crétier, Responsabile di zona per la direzione produzioni vegetali dell’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali.

Un progetto che nasce da lontano
Fino alla fine degli anni 50, secondo quanto raccontano gli anziani abitanti della Basse Valle, la zona all’adret di Emarèse appariva comune un “grande mare giallo”, per via delle diffuse coltivazioni di cereali e in particolare di frumento e avena. Una pratica poi abbandonata con gli anni che viene in qualche modo ricordata con la Festa del Pane nero, in programma a Emarèse a ottobre, e che recentemente è stata materia di studio da parte del Centre d’études Abbé Trèves. Uno studio sfociato poi in una mostra intitolata “Dacci oggi il nostro pane quotidiano – Donne-nous le pain de ce jour”, in cui sono raccolti antichi attrezzi agricoli, fotografie d’epoca e soprattutto preziose testimonianze di un tempo che sembra essere stato dimenticato.

Le due occasioni hanno fornito lo spunto per l’organizzazione di un percorso di recupero agropastorale della media montagna che prenderà quindi il via con questa prima serata divulgativa per poi proseguire a marzo 2016 con una giornata intera di approfondimento sullo spopolamento della montagna e alla nascita di una nuove realtà imprenditoriali nel campo del turismo sostenibile e dell’agricoltura.

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